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Questa area si occupa di promuovere il benessere dei minori e delle famiglie attraverso interventi di supporto educativo, tutela dei diritti dei bambini e prevenzione del disagio giovanile. I servizi includono assistenza scolastica, attività ricreative e progetti di inclusione sociale per giovani e famiglie in difficoltà.

Violenza di genere in Sardegna: approvate nuove linee guida per rafforzare la rete antiviolenza

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sanità Armando Bartolazzi, ha approvato una delibera fondamentale per migliorare il coordinamento tra i servizi che compongono la Rete antiviolenza in Sardegna. Si tratta di un passo avanti verso una strategia integrata e strutturata per contrastare la violenza di genere sull’intero territorio regionale.

In concreto, sono state adottate le procedure operative e i vademecum allegati al Protocollo d’intesa per la costituzione e il funzionamento della Rete regionale antiviolenza e delle Reti locali territoriali. Questo Protocollo, approvato lo scorso 23 dicembre nell’ambito del progetto “SOStenere in Rete”, definisce con chiarezza i ruoli e le funzioni di tutti gli attori coinvolti: istituzioni, servizi e organizzazioni che lavorano sul campo ogni giorno.

L’obiettivo? Creare un sistema realmente efficace di protezione per le vittime, attraverso un’azione coordinata, condivisa e ben strutturata.

«Questi documenti rappresentano il risultato di un lavoro partecipato e condiviso da tutti i soggetti della Rete territoriale antiviolenza – spiega l’assessore Bartolazzi – dai Centri antiviolenza alle Case di accoglienza, dai Centri per uomini autori o potenziali autori di violenza, fino ai servizi sanitari, sociali, giudiziari e di pubblica sicurezza».

I vademecum e le procedure approvate vanno proprio in questa direzione: definire nel dettaglio le modalità di presa in carico e di sostegno per le donne vittime di violenza e i loro familiari, ma anche strutturare percorsi di accompagnamento e rieducazione per gli uomini che hanno agito violenza.

Dal 2007, anno in cui è stata istituita la rete dei Centri antiviolenza e delle Case di accoglienza, la Regione Sardegna ha continuato a investire risorse significative nella lotta alla violenza di genere. Ogni anno vengono stanziati circa 6 milioni di euro – di cui 2 provenienti da fondi statali – destinati al funzionamento dei servizi, al reddito di libertà (attraverso i PLUS), alla prevenzione e al potenziamento della rete. A questi si aggiungono oltre 4 milioni di euro di fondi FESR per la realizzazione di nuove case rifugio.

Un impegno concreto, quindi, che punta a garantire protezione, supporto e percorsi di rinascita per le vittime, e al tempo stesso a intervenire in modo strutturato su chi agisce la violenza, con l’obiettivo di spezzare il ciclo della violenza.

per approfondire:

Slide-Enti-territoriali.pdf

Regione Autonoma della Sardegna – Rete antiviolenza, si rafforza la strategia di contrasto alla violenza di genere e per la protezione delle vittime