Gli “orfani speciali” sono bambini e ragazzi che perdono un genitore per mano dell’altro, vittime indirette di crimini domestici e femminicidi. In Italia, il fenomeno è purtroppo frequente: ogni anno centinaia di minori si trovano ad affrontare una doppia perdita devastante — affettiva, relazionale e identitaria — spesso dopo essere stati testimoni della violenza. Questa tragedia lascia segni profondi sul piano psicologico, sociale e giuridico, e richiede interventi urgenti, coordinati e specializzati per garantire un reale sostegno e un percorso di rinascita.
Per rispondere a questa emergenza sociale, Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, ha lanciato una nuova edizione del bando “A braccia aperte”, con una dotazione di 10 milioni di euro. L’obiettivo è duplice: rafforzare i progetti già avviati e sostenere nuove reti territoriali capaci di offrire risposte efficaci e durature ai minori colpiti da questa forma di orfananza invisibile.
Il bando si articola infatti in due linee di intervento:
- 5 milioni per il rifinanziamento dei progetti avviati con la prima edizione del 2021, che ha già attivato quattro cantieri educativi in diverse aree d’Italia;
- 5 milioni per la selezione di nuove progettualità, con l’intento di ampliare la rete nazionale e promuovere nuove alleanze educative sui territori.
Chi può partecipare
La partecipazione è riservata a partenariati composti da almeno tre enti, di cui almeno due del Terzo settore. Possono far parte del partenariato anche:
- scuole e istituzioni educative;
- enti pubblici;
- servizi sanitari e sociali;
- università e centri di ricerca;
- imprese (con finalità esclusivamente di supporto, non lucrative).
Ogni ente (fatta eccezione per enti pubblici, scuole, università, centri di ricerca e amministrazioni penitenziarie) può partecipare a una sola proposta. È fortemente raccomandato il coinvolgimento di forze dell’ordine, autorità giudiziarie, psicologi, assistenti sociali e pediatri, per garantire una presa in carico realmente multidisciplinare.
Il contributo richiedibile va da 250.000 a 1,5 milioni di euro, con un cofinanziamento obbligatorio in forma monetaria pari almeno al 10% del costo complessivo del progetto.
Un processo partecipato, dalla selezione alla co-progettazione
Dopo la selezione dei partenariati, si passerà alla fase di co-progettazione, coordinata da Con i Bambini, per definire in modo condiviso i piani operativi degli interventi. I progetti dovranno prevedere azioni concrete di:
- presa in carico specializzata e continuativa dei minori;
- formazione e inclusione socio-lavorativa;
- sostegno ai caregiver e alle famiglie affidatarie;
- rafforzamento delle reti territoriali.
Un elemento centrale sarà la rilevazione dei bisogni e dei numeri effettivi degli orfani di crimini domestici, vista la scarsa disponibilità di dati sistematici sul fenomeno. Sarà inoltre prevista una formazione specifica per gli operatori sociosanitari, proprio per rispondere alla complessità del trauma vissuto da questi minori.
Come partecipare
Le candidature devono essere inviate esclusivamente online, tramite la piattaforma Chàiros, accessibile dal sito www.conibambini.org, entro le ore 13:00 del 2 ottobre 2025.
Una rete di protezione che non lascia soli
Grazie alla prima edizione del bando, centinaia di bambini e ragazzi hanno già ricevuto un sostegno concreto: ascolto, protezione, accompagnamento educativo. Ora, con il rinnovo dell’iniziativa, si punta a rafforzare ciò che è stato avviato e a diffondere buone pratiche in nuovi territori, affinché nessun bambino colpito da una tragedia familiare resti solo.
“A braccia aperte” non è solo un bando: è un atto di responsabilità collettiva, un invito a costruire comunità capaci di accogliere, prendersi cura e ricostruire fiducia. Perché anche nel dolore più profondo, un futuro diverso è possibile.