Reddito di Libertà


 Misura di sostegno per favorire l’indipendenza economica e l’emancipazione delle donne vittime di violenza domestica in condizione di povertà.


A chi si rivolge la misura?

Il Reddito di Libertà (RdL) è una misura specifica di sostegno alle donne ospitate nelle Case di Accoglienza per favorire, attraverso l’indipendenza economica, anche la loro autonomia ed emancipazione. La circostanza della violenza è certificata dai servizi sociali del Comune di residenza o di quello del nuovo domicilio, che accertano inoltre la condizione di povertà e la presenza di figli minori.

Qual è l’ammontare del beneficio economico?

Il finanziamento viene erogato a fronte dell’impegno della richiedente a seguire un progetto personalizzato volto al raggiungimento dell’autonomia ed emancipazione.
Nel caso di una donna sola il sussidio è stabilito in 780 euro; nel caso di donna sola con figli minori il sussidio viene determinato dall’applicazione della formula ISTAT di calcolo della soglia di povertà assoluta considerando il luogo di residenza o di domicilio della donna. Inoltre, il sussidio è aumentato di 100 euro qualora la donna abbia disabilità o abbia figli con disabilità, e di 200 euro qualora la donna sia persona con disabilità e abbia figli con disabilità.

Cosa è necessario fare per richiedere il beneficio?

Le domande di accesso al RdL possono essere presentate al Comune di residenza, al Comune in cui si è stabilito il domicilio o all’Ente gestore dell’Ambito PLUS di appartenenza. Gli Ambiti PLUS predispongono, in condivisione con la donna beneficiaria, un piano personalizzato di interventi  la cui durata può variare da un tempo minimo di 12 mesi ad uno massimo di 36 mesi. La durata dell’erogazione del RdL e del piano è definita in sede di Ambito PLUS.
I criteri di selezione delle domande si basano sul livello di gravità della condizione della vittima: condizione personale determinata dallo stato di salute, gravidanza, disabilità certificata ai sensi della L. 104/1992, bassa scolarizzazione; condizione familiare determinata dalla presenza di figli minori e/o figli con disabilità; condizione reddituale e patrimoniale certificata della donna richiedente; tempo di permanenza all’interno di una casa di accoglienza.

Eventuali scadenze fissate per la partecipazione

Nessuna.

Per maggiori informazioni:

Sardegnaewelfare