Il Decreto interministeriale del 24 giugno 2025 ha introdotto un nuovo documento strategico volto a rafforzare il funzionamento degli Ambiti Territoriali Sociali (ATS) in tutta Italia. Le linee guida approvate mirano a costruire un sistema più efficiente e omogeneo nella gestione dei servizi sociali, valorizzando il ruolo degli ATS come nodo centrale dell’organizzazione territoriale.
Gli ATS, già previsti dalla legge quadro n. 328 del 2000 (in Sardegna PLUS), rappresentano la struttura ideale per la pianificazione, la programmazione e la gestione degli interventi sociali. Le linee guida ne consolidano la funzione strategica, promuovendo una gestione associata fra enti locali che favorisca una regia stabile e condivisa.
Uno degli elementi chiave del documento è l’individuazione di modelli organizzativi omogenei su scala nazionale, volti a garantire coerenza tra i territori e facilitare il coordinamento. Viene inoltre data grande rilevanza alla governance multilivello, frutto dell’intesa in sede di Conferenza Unificata tra Ministero, Regioni ed Enti Locali, con l’obiettivo di migliorare l’efficacia e la trasparenza delle politiche sociali.
In maniera schematica i punti centrali del documento riguardano:
Finalità del documento Garantire che i Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali (LEPS) siano attuati in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale, rafforzando la gestione associata degli Ambiti Territoriali Sociali.
Ruolo degli ATS (Ambiti Territoriali Sociali)
- Sono l’unità organizzativa territoriale individuata dalle Regioni d’intesa con gli enti locali.
- Hanno il compito di pianificare, coordinare e attuare gli interventi sociali.
- Sono la sede naturale dove si realizza l’erogazione dei LEPS.
Principali contenuti delle linee guida
- Definizione di modelli organizzativi omogenei per gli ATS
- Previsione di strutture stabili di governance, con una regia tecnica a supporto dei processi decisionali
- Indicazione su strumenti di monitoraggio e rendicontazione delle attività
- Focus sull’efficienza nell’utilizzo delle risorse finanziarie stanziate per i LEPS
Governance condivisa
- Le linee guida sono il frutto di una intesa in Conferenza Unificata tra Ministero, Regioni ed Enti Locali.
- Si promuove una visione unitaria nazionale pur nel rispetto delle peculiarità territoriali.
Aspetti attuativi
- Attenzione alla trasparenza e alla responsabilità nella gestione dei servizi
- Valorizzazione delle esperienze territoriali più avanzate
- Incentivo alla formazione continua degli operatori sociali
Abbiamo provato ad identificare, in maniera puramente soggettiva, quelli che a noi sembrano i “punti di forza” e le “criticità” di tale documento “guida”.
Punti di forza principali:
- Rafforzamento del ruolo degli ATS come struttura organizzativa di riferimento
- Promozione della gestione associata e dell’integrazione fra enti
- Definizione di modelli organizzativi omogenei e replicabili
- Introduzione di strumenti di monitoraggio e rendicontazione per favorire trasparenza
- Sostegno alla governance multilivello con responsabilità condivise
Criticità potenziali:
- Difficoltà nella standardizzazione dei modelli a fronte della forte eterogeneità territoriale
- Rischi di frammentazione decisionale tra i vari livelli istituzionali coinvolti
- Carenze di personale formato e strumenti tecnologici in alcuni ambiti
- Sovrapposizioni tra ambiti sociali e sanitari che complicano la programmazione integrata
- Tempi e modalità di attuazione che potrebbero variare considerevolmente tra territori
In ogni caso il documento rappresenta un importante passo in avanti verso una rete sociale più coordinata e vicina alle persone, ma richiede investimenti mirati, formazione degli operatori e una forte volontà politica per tradurre gli intenti in risultati concreti.
Documenti: