REIS 2021-2023


Il REIS (Reddito di Inclusione Sociale) è una misura regionale di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un sussidio economico o di un suo equivalente, condizionata allo svolgimento di un progetto personalizzato di inclusione attiva volto al superamento della condizione di povertà.

E' composta di due tipologie di beneficiari: PARTE PRIMA e PARTE SECONDA delle linee guida.
 

PARTE PRIMA:

Possono accedere al REIS  i nuclei familiari, anche unipersonali, comprese le famiglie di fatto conviventi da sei mesi, di cui almeno un componente sia residente da almeno 24 mesi nel territorio della Regione, per gli emigrati di ritorno e per i loro nuclei familiari, si prescinde dal requisito della residenza protratta per ventiquattro mesi. Per accedere al REIS bisogna presentare domanda al proprio comune di residenza, entro determinate scadenze fissate dagli avvisi pubblici comunali. Negli avvisi è inoltre possibile conoscere i requisiti di carattere reddituale, patrimoniale e familiare per accedere alla misura.

Nello specifico, per accedere al REIS, il nucleo familiare deve essere in possesso dei seguenti requisiti: 
  • un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE ordinario o ISEE corrente3) fino a euro 12.000;  
  • un valore del patrimonio immobiliare, come definito a fini ISEE, diverso dalla casa di abitazione, non superiore alla soglia di euro 40.000
  • un valore del patrimonio mobiliare, come definito a fini ISEE non superiore a una soglia di euro 8.000, accresciuta di euro 2.000 per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino ad un massimo di euro 12.000, incrementato di ulteriori euro 1.000 per ogni figlio successivo al secondo; i predetti massimali sono ulteriormente incrementati di euro 5.000 per ogni componente con disabilità e  di euro 7.500 per ogni componente in condizione di disabilità grave o non autosufficienza; 
  • gli individui e le famiglie con un ISEE ordinario compreso tra euro 9.360 e euro 12.000, oltre il possesso dei requisiti sopra descritti, dovranno avere un valore ISR (indicatore della situazione reddituale) pari o inferiore alla soglia di povertà rideterminata annualmente dall’Istat, articolata per fasce secondo la specifica tabella di seguito riportata:

Al fine di consentire l’accesso alla misura ai nuclei familiari che hanno avuto un peggioramento della propria condizione socio-economica, anche a causa degli effetti legati alla pandemia Covid-19, in presenza di un valore ISEE ordinario superiore alla soglia di cui sopra, possono presentare l’ISEE corrente, fermo restando il possesso degli altri requisiti. 
Nel caso in cui si presenti l’ISEE corrente non si prenderà in considerazione il valore ISR. E’ inoltre necessario che ciascun componente il nucleo familiare non possieda: 
  • autoveicoli immatricolati la prima volta nei 6 mesi antecedenti la richiesta, o autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc oppure motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei 12 mesi antecedenti (sono esclusi gli automezzi per cui è prevista un’agevolazione fiscale in favore di persone con disabilità), 
  • navi e imbarcazioni da diporto (art. 3, c. 1, D.Lgs 171/2005)
Per le specifiche si rimanda ai bandi e avvisi pubblicati dai comuni di residenza.

PARTE SECONDA

Il RE.I.S. – Parte Seconda è destinato a nuclei familiari che non hanno i requisiti per accedere al REIS-Parte Prima e a nuclei familiari che non hanno i requisiti per accedere al Reddito/pensione di cittadinanza (o ad altre forme di aiuto) o vi accedono per importi limitati, e che si trovano, a causa delle conseguenze economico sociali della pandemia Covid -19, in una situazione di disagio economico.

Possono accedere al RE.I.S.- Parte Seconda i nuclei familiari in possesso dei seguenti requisiti: 
  • essere residenti e domiciliati nel Comune 
  • Avere un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE ordinario o ISEE corrente) non superiore a €. 15.000,00; 
  • Essere in una situazione di disagio economico-sociale conseguente dalla pandemia Covid-19
  • Essere in una situazione di fragilità socio-economica, di emarginazione e di vulnerabilità valutata dal Servizio Sociale Professionale, sulla base dei seguenti elementi: 
  1. Perdita del lavoro e/o riduzione consistente del proprio reddito familiare a causa delle conseguenze economico-sociali della Pandemia Covid-19, opportunamente documentata; 
  2. Situazione sanitaria precaria in assenza o attesa dei relativi benefici economici con particolare attenzione ai pazienti colpiti dal Covid-19 dimessi dall’ospedale che hanno perso la propria autosufficienza e necessitano di assistenza domiciliare, le persone ricoverate e/o dimesse dall’ospedale che devono prendersi cura di un congiunto non autosufficiente o, nel caso di disabili, i minorenni/maggiorenni non capaci di provvedere a loro stessi e assistiti da parenti, per malattia o decesso dei genitori; 
  3. Peggioramento delle proprie abitudini di vita a causa delle conseguenze economico sociali della pandemia Covid-19 (acquisti, accesso alle opportunità culturali, scolastiche, relazioni sociali, attività formative, acceso ai servizi non essenziali, ecc); 
  4. Situazione abitativa incerta (rischio di sfratto, coabitazione, usufrutto temporaneo, difficoltà a sostenere le spese del canone di locazione o del mutuo, difficoltà a sostenere il pagamento delle utenze domestiche, ecc); 
  5. Situazioni di emarginazione sociale, o condizione di rischio sociale correlata a dipendenze, problematiche giudiziarie, ec.; 
  6. Ogni altro elemento di disagio aggravante la situazione di bisogno, valutato dal servizio sociale nel pieno rispetto della propria autonomia tecnico-professionale; 
Per gli adulti esclusi dal mercato del lavoro da più di 24 mesi, con ISEE non superiore a €. 15.000,00, che convivono con genitori pensionati, sarò vincolante la partecipazione ad un progetto di attivazione sociale privilegiando percorsi di inclusione lavorativa.

Per le specifiche si rimanda ai regolamenti comunali